Viviamo in un’epoca in cui i valori fondamentali sembrano affievolirsi, e il bene spesso viene ripagato con il male. È frustrante e doloroso osservare come chi si impegna a fare del bene possa trovare avversità, denunciare l’ipocrisia di un sistema che premia il male e, infine, sentirsi isolato in un mondo che sembrerebbe avversarlo. Mi interrogo su questa ingiustizia, osservando attorno a me come l’apparente bontà possa trasformarsi in un’arma a doppio taglio.

Oggi vorrei condividere un pensiero che spesso mi frulla in mente: chi è, in realtà, Franco's? Molti di voi mi seguono da anni, ma ci sono anche tante persone che non hanno ancora avuto modo di conoscermi a fondo. Ebbene, non sono un personaggio straordinario, ma solo una persona che ha dedicato la sua vita all’apprendimento, soprattutto attraverso le esperienze quotidiane.

Nella nostra vita frenetica e interconnessa, ci capita frequentemente di emettere giudizi su gli altri senza una vera comprensione delle loro esperienze, delle loro lotte e persino delle loro vittorie. È una tentazione umana, quella di creare categorie e valutazioni affrettate, ma è altrettanto evidente che ciò non fa altro che riflettere la nostra incapacità di vedere il mondo attraverso l'ottica dell'empatia e della comprensione.

La mia vita è stata sempre pervasa dall'arte. Fin da giovane, ho impugnato pennelli e colori per raccontare storie che abbracciano l'umanità in tutte le sue sfaccettature: dal bello al brutto, dalle gioie alle sofferenze. Ora, dopo una lunga carriera, mi ritrovo in pensione, ma ciò non significa che la mia passione e il mio impegno siano diminuiti. Al contrario, mi considero un osservatore consapevole di un patrimonio culturale che è in costante pericolo.

Il concetto di successo è cambiato nel tempo e ciò che una volta era considerato il segreto per emergere nel mondo, oggi ha assunto sfumature diverse. In passato, il talento individuale, il duro lavoro e la determinazione erano le chiavi per costruire una carriera e una reputazione. Chi era bravo nel proprio campo emergeva attraverso il proprio ingegno e la propria fatica. Oggi, però, il panorama è mutato, ed è importante riflettere su cosa significhi davvero "avere successo" nell'era contemporanea.

L'importanza di Cerveteri non si limita alla sua posizione geografica, ma si estende anche alla sua funzione politica. Ogni anno, i dodici lucumoni, governanti delle città etrusche, si riunivano in un'assemblea per prendere decisioni cruciali per la comunità. A questa cerchia di leader si univa un tredicesimo, il capo supremo, il quale giocava un ruolo fondamentale nell'unità e nel funzionamento della Dodecapoli.

Osservando il mondo che mi circonda, sento una mistura di nostalgia e speranza. I valori in cui ho sempre creduto sembrano distanti dalla realtà odierna. Ma il mio amore per i miei figli è più forte di qualsiasi cambiamento esterno. La vita è ciò che ho prodotto con quell’amore: un legame che persiste e brilla, qualunque sia il mio destino. La certezza è una sola: l’amore vero, quello autentico, è un viaggio che dura una vita intera e va al di là di ogni cosa.
Inizia per me un periodo di riflessione profonda

La mia riflessione su questi temi è un invito a considerare il confine tra corpo e anima, tra realtà e spirito. I cimiteri e le tombe etrusche non sono solo monumenti commemorativi; sono luoghi che ci offrono l'opportunità di esplorare la nostra relazione con la vita e la morte. Ci invitano a riflettere su cosa significa veramente esistere e su come la nostra coscienza possa trascendere il limite fisico, guidandoci verso una comprensione più profonda di ciò che ci attende oltre questa vita.